venerdì 23 gennaio 2015

MALEDETTI BENEDETTI RICORDI


ll passato è sempre davvero passato?

Io credo di no! Perché a volte, neanche troppo di rado, il passato torna, improvviso, senza avvisare, a sconvolgerti l’animo, il cuore, il corpo e la testa. E basta poco, pochissimo, basta anche solo un profumo, una canzone, un panorama, che quel ricordo riaffiora con una tale forza, una tale “vviulenza” che ti sembra quasi di perdere il fiato e, in una frazione di secondo, ti ritrovi catapultata in quel passato, ringiovanita di 10 anni, rincretinita di 20, sei lì, in quello stesso posto, con la stessa testa di caizer e rivivi quelle stesse, identiche emozioni. E non puoi farci un tubo! Perché quando i ricordi decidono di tornare c’è poco da fare, puoi cercare di dirottare i pensieri altrove, puoi provare a schiaffeggiarti per tornare alla realtà, puoi provare a farti uno shampoo gelato, ma quel ricordo è già lì, ha già preso possesso della tua mente e anche se, poi, dopo una buona mezz’ora di auto violenza cerebrale, riusciamo ad eliminarlo, o meglio, ad accantonarlo, lì, in un angoletto della nostra testolina bacata, resta latente, minaccioso, pronto a riaffiorare al minimo imput. 


Che fare? Beh, dipende! Perché i ricordi attecchiscono in modo diverso a seconda del modo in cui noi li viviamo, li pensiamo, li elaboriamo, li classifichiamo e se il ricordo in questione è attinente ad una storia d’amore finita (perché si sa che quando ci coglie la nostalgia canaglia, il più delle volte c’entra qualche storiaccia che ci ha segnate nel profondo, ma che ci ha fatto anche provare una vagonata di emozioni), se quella storia l’abbiamo elaborata e siamo uscite dalla fase del “cazzo quanto mi manca”, oppure “non sarò mai più felice come con lui”, allora quel ricordo sarà solo un piacere, un breve e piacevole giro sul viale dei ricordi con l’aggiunta, perché no, anche di un pizzico di nostalgia per ciò che si era, per ciò in cui si credeva, beata innocenza! Poi, però, il giretto finisce e si torna felici alla realtà, quella che abbiamo scelto con la piena consapevolezza che è esattamente quella in cui vogliamo essere, senza se e senza ma. Discorso diverso se quel ricordo brucia ancora, se in quel viaggetto sul viale dei ricordi ci lasciamo un pezzettino di anima, se in qualche modo ci piacerebbe non ripercorrerlo all’indietro perché quella nostalgia è tosta, è di quelle che ti fanno rimpiangere quei tempi e quella persona e ti fan mancare la terra sotto i piedi. Ecco, in quel caso il ricordo fa un male cane e percorrere quel viale non è affatto una buona idea! 


La soluzione c’è, ma, e lo dico per esperienza, non è facile. Bisogna risolversi, superare, venire fuori "dall’età dell’innocenza". “Trovare un altro grande amore per guarire da te” per dirla alla Tiromancino. Cosa difficile, ma possibile, non scoraggiatevi. Fino ad allora cercate di tenervi lontane da quel viale, fate qualsiasi cosa per distrarvi, giocate a canasta, coltivate un orto, datevi all’uncinetto, ma state lontane dai viali, quelli dei ricordi e, per carità, anche di altro tipo (hai visto mai che qualche labile fanciulla, disillusa dall'amore, decida di farne un business??!!!). Poi, una volta superata la fase critica, sarete libere di percorrere serenamente quel meraviglioso viale senza più soffrire, apprezzando e godendo di ogni sfumatura, di ogni profumo, di ogni colore, di ogni suono, rivivendo quei ricordi con gioia e con piacere perché quei ricordi sono parte di voi, perché quel passato vi ha fatte diventare ciò che siete e vi ha fatto trovare dove e con chi siete ora. L'importante è non pentirsi mai di ciò che avete fatto, di come e chi avete amato. Senza quel passato, anche se a tratti doloroso, saremmo più povere. E allora lasciamoci andare ogni tanto a ricordare ciò che siamo state e quello che abbiamo provato perché è da li che si forma la nostra identità.


Certo...se la storia è stata molto importante, ci sarà sempre un velo di nostalgia canaglia e un pochino, una parte del nostro cuore, accelererà sempre i suoi battiti. Ma "tu chiamale, se vuoi, emozioni" e quelle sono sempre benvenute, fanno parte di quell'ingarbugliatissimo gioco che si chiama vita, di quell'irrazionale, meraviglioso, sconvolgente meccanismo che si chiama amore!




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