40enni vs 20enni, una lotta impari, forse, e non me ne
vogliano le giovani fanciulle, uno dei motivi per cui andare fiere dei nostri
40 anni. Non so se ho avuto solo la sfiga di osservare signorine con un
quoziente intellettivo più basso di quello di Raffaella Fico quando è ubriaca,
oppure è proprio quella generazione che ormai è bruciata (e io mi auguro
di no).
Nel loro cervello si ode il vento... Il vuoto assoluto! Già se vogliam parlare di ambizioni e aspirazioni mi vien voglia di mandarle tutte in missione in Bangladesh. Loro vogliono fare le veline o le troniste (con tutto il rispetto per la De Filippi, credo che il suo programma, uomini e donne, sia quanto di più degradante e svilente si possa vedere, da farti vergognare di appartenere alla categoria delle donne! E anche gli uomini avrebbero di che nascondere la testa sotto la sabbia!). Anche se vi è una differenza notevole tra donne e oche, queste ultime, però, purtroppo, abbondano e ce le mostrano anche in tv, amplificando, ahinoi, l'opinione che molti uomini hanno del genere femminile e giustificando, in qualche misura, anche il modo in cui ci trattano.
Nel loro cervello si ode il vento... Il vuoto assoluto! Già se vogliam parlare di ambizioni e aspirazioni mi vien voglia di mandarle tutte in missione in Bangladesh. Loro vogliono fare le veline o le troniste (con tutto il rispetto per la De Filippi, credo che il suo programma, uomini e donne, sia quanto di più degradante e svilente si possa vedere, da farti vergognare di appartenere alla categoria delle donne! E anche gli uomini avrebbero di che nascondere la testa sotto la sabbia!). Anche se vi è una differenza notevole tra donne e oche, queste ultime, però, purtroppo, abbondano e ce le mostrano anche in tv, amplificando, ahinoi, l'opinione che molti uomini hanno del genere femminile e giustificando, in qualche misura, anche il modo in cui ci trattano.
Io a 20 anni già sognavo di fare il lavoro che faccio ora e
volevo imparare, volevo acquisire tutte le conoscenze per poi poter andare
avanti. Sapevo con una certezza granitica dove volevo arrivare e tutte le mie
energie erano indirizzate alla realizzazione dei miei sogni. Certo, anche io mi
divertivo, avevo degli amici con cui andavo a ballare, anche io guardavo i
ragazzi e prendevo delle cotte mostruose (il più delle volte per esseri che non
erano degni neanche di un vaffanculo). Anche io, ad un certo punto, mi sono
innamorata davvero e mi sono lasciata trasportare dai sentimenti verso
baratri ancora oggi vivi nella mia mente.
Eppure non ho mai lasciato che l'amore mi facesse perdere di
vista chi ero e cosa volevo. Quando osservo le ventenni di oggi non riesco
proprio ad identificarmi in loro. A 20 anni si comportano già da donne vissute
e si atteggiano a femmine con esperienze che nemmeno Marina Ripa di Meana può
vantare. Forse perché ce l'hanno davvero?! Sicuramente ne hanno più di quella
che avevo io a quell'età! Fiera di essere stata una ragazzina ingenua che
credeva ancora nell'amore. Loro invece si offrono generosamente al maschio di
turno, parlano di scopate, fatte o da fare, come se parlassero di film visti o
da vedere. Ostentano questo loro essere “avanti” dandola con facilità al primo
venuto e atteggiandosi poi a quelle che fanno sesso senza amore con totale
leggerezza.
Peccato, però, che, alla fine, dietro questo atteggiamento
da mangiauomini, il più delle volte si nasconda una fragilità e un'insicurezza
che quasi mi inteneriscono... ho detto quasi! Perché in questa società
dell'apparire, dove viene fatto credere che diventi qualcuno solo se hai un culo
e delle tette, che puoi arrivare in alto anche senza avere alcun talento, che
per realizzarsi non c'è bisogno di una preparazione, basta andare a letto con
il potere, è ovvio che una ragazza ancora priva di una vera personalità,
cominci a credere che distribuirla a destra e a manca, come fosse cibo per i
poveri, sia la strada giusta per la realizzazione.
E' naturale (ma lo è davvero?) che una ragazzina cominci a
pensare che per ottenere consensi e per piacere agli uomini debba avere un
corpo da urlo. Vivono nella falsa illusione che un culo e due tette siano
sufficienti per avere successo e amore. Forse per il primo potrebbe anche
funzionare, ma magra consolazione, dico io, sarebbe pensare di aver raggiunto
quell'obbiettivo con una scappatoia e non perché hai delle capacità. Che
soddisfazione ci sarebbe? Per quanto riguarda l'amore, troppo giovani o troppo
stupide (?) per capire che gli uomini si innamorano perdutamente di una testa
pensante, di una donna capace e con del talento. Il culo e le tette possono
bastare per una sveltina ogni tanto, ma non sono sufficienti per far “colpo” su
un uomo, almeno su quelli con la U maiuscola.
La 20enne di oggi si fa trascinare dalla paura di non essere
come quelle "famose". Una Raffaella Fico viene vista come esempio da imitare
solo perché bella e "furba", una velina è quanto di più invidiabile ci possa
essere e allora giù con la chirurgia estetica, anche in tenera età. Vai con
l'ingrandimento delle tette! Dopo aver ottenuto un corpo da barbie e un viso di
gomma son tutte pronte per andare a starnazzare in giro, facendola annusare
agli uomini che, purtroppo va detto, spesso e volentieri al solo sentirne
l'odore diventano dei decerebrati totali. Certo, dopo aver ottenuto il frutto
della passione, se in quel cervello si sente l'eco, l'Uomo si annoia alla
velocità della luce. Perché è quello che capita anche a noi donne, no? Se lui è
un figo da paura, ma non ha niente da dire, è probabile che non ci
attizzi neanche un po'. Allora il mio augurio è che le fanciulle in questione
capiscano il prima possibile che non c'è bisogno di atteggiarsi a femme fatale
e che probabilmente fa molto di più un quotidiano letto ogni tanto, che un
paio di tette nuove. Meditate fanciulle...
Fiera di avere 40 anni! Mi piaci Ladyrock!
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