mercoledì 18 febbraio 2015

IL DURO MESTIERE DELL'AMORE


L'amore è un vero casino ragazzi!!! Amare ed essere amati, è “un gioco in cui si perde”, come cantava la buon'anima di Amy Winehouse e quando si perde si perde assai.

Ti pare facile mettere accanto due persone, far combaciare le diverse esigenze dell'uno e dell'altro, far collimare due caratteri ben definiti con tutte le sfumature di paranoie, paure, desideri, nevrosi e chi più ne ha più ne metta?! Sopratutto quando ti innamori a 40 anni, quando ormai la tua personalità ha preso forma e si è calcificata sotto il peso delle batoste, delle delusioni, dei momenti di felicità e infelicità degli anni andati. Eppure succede, sempre più spesso, di incontrare la persona giusta dopo i 40 e lì, quando accade, bisogna saper mediare tra il tuo modo di essere e il suo, tra le tue paure e le sue, tra le tue contorsioni mentali e le sue. E' impresa alquanto ardua! Perché con la vita il nostro cervello ha subito dei "traumi" per cui a volte facciamo ragionamenti degni di un pazzo e tendiamo ad amplificare ogni cosa che ci accade, tendiamo a non fidarci più manco della nostra stessa ombra, siamo portati ad alzare un muro difensivo alla minima occasione, e restiamo lì, con le armi spianate, in attesa di un qualche attacco da cui difenderci che probabilmente non arriverà mai.


Sembriamo totalmente incapaci di accettare le differenze, sembriamo non capire che anche lui ha la sua personalità, come noi abbiamo la nostra, con i suoi pregi e difetti, con i suoi limiti e le sue lacune. E sbattiamo i piedi in terra nella stupida pretesa che lui debba essere come noi, che debba pensarla come noi, che debba volere esattamente le stesse cose che vogliamo noi. Eppure la parola compromesso dovremmo averla imparata a 40 anni, dovremmo sapere cosa vuol dire venirsi incontro. Ma niente, a volte sembriamo accecati da chissà quale pensiero malato per cui, se lui non fa, non dice, non pensa certe cose, non è normale, ha qualcosa che non va. E forse lui pensa le stesse cose di noi. Due malati di mente che si guardano di sottecchi pensando di avere la verità assoluta su quale sia il giusto modo di amare. E' il festival della psicosi! Non ci soffermiamo a pensare che l'altro può avere semplicemente dei modi diversi per dimostrarlo, o forse può avere delle esigenze completamente differenti dalle nostre. Del resto il mondo è bello perché è vario!


Si, è vero che in teoria bisognerebbe trovare la cosiddetta anima gemella, ovvero colui che vive l'amore sulla nostra stessa lunghezza d'onda, con la nostra stessa intensità e con le identiche modalità, ma dai....chi ci crede più, ormai, a 40 anni alla storia dell'anima gemella e dell'amore perfetto? Ma manco a 20 anni ci si credeva!!! Noi in realtà sappiamo bene che difficilmente due persone si incastreranno alla perfezione, eppure quando discutiamo con lui sembriamo dimenticarcene, perdiamo di vista che lui è un essere a se, con il suo sentire, e il fatto che non pensa e agisce come noi non fa di lui un uomo di cui diffidare o da accantonare. Perché anche lui, come noi, ha avuto le sue esperienze, un suo percorso sentimentale, anche lui si è formato sotto le varie batoste prese dalla vita e di conseguenza agisce sulla base di ciò che ha conosciuto, di ciò che ha visto e ha provato, non possiamo pretendere che agisca in modo diverso da ciò che la vita, le donne, la famiglia e il mondo in cui ha vissuto gli hanno insegnato. Stesso dicasi di noi. Il segreto sta nel sapersi accettare prima che amare, nel saper capire e, perché no, anche apprezzare le diversità che ci separano perché il bello sta anche nello scoprire altri modi di amare che a noi forse sono nuovi, che non conosciamo e, perché no, imparare da essi. 


Non c'è nulla di più bello ed emozionante della scoperta di un mondo nuovo e diverso dal nostro, nella conoscenza di un nuovo modo di vivere l'amore, nella condivisione di ciò che reciprocamente abbiamo imparato dalle nostre vite. La cosa che bisognerebbe fare, quindi, è aprirsi alla novità, guardare con occhi curiosi ciò che lui può insegnarci e non chiuderci a riccio, nascondendoci dietro quel famoso muro, solo perché non riconosciamo come familiari alcuni comportamenti. Dobbiamo apprendere altri modi di amare, perché se lo facciamo noi, lo farà anche lui e, nello scambio delle due esperienze, potrebbe venir fuori un amore quasi perfetto...anche se, poi, diciamocelo, la perfezione totale...cheppalle!!!. 
Viva le diversità, abbasso le incomprensioni, insegnamo all'altro il nostro modo d'amare e impariamo il suo. E' un lavoro che richiede tempo e fatica, pazienza, richiede tonnellate di pazienza da ambo i lati, ma se c'è la voglia reciproca di conoscersi, di accettarsi, di abbattere i rispettivi muri, se si ha la forza e la perseveranza, quella vera che solo un grande amore sa dare, allora, forse, si può arrivare in Paradiso. 


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