E'
incredibile il potere che hanno gli uomini, a volte, di far emergere
la bestia che è in te, di far venire fuori una te stessa che non
riconosci, che ti sta pure un tantinello sulle palle, che prenderesti
a ceffoni! Io spesso mi lascerei immediatamente, se potessi, e senza
manco guardarmi in faccia, magari con un sms : " Basta, non ti
reggo più, è finita".
Perché
di colpo ti guardi e vedi il prototipo di “femminuccia” che non
avresti mai voluto essere, proprio quella che hai sempre detestato,
deriso, criticato. Tu, da sempre donna forte e indipendente, che non
si annulla mai in una relazione, che mantiene una sua vita al di
fuori del lui in questione, che non dipende dalla presenza del
proprio uomo, ne tanto meno dalla sua telefonata e dal suo
messaggino, di colpo ti riscopri, orrore orrore, a cazziarlo perché
non ti ha chiamata o non ti ha scritto messaggi, a sindacare e a
sottolineare pateticamente le sue mancanze, nemmeno fossi un
adolescente in preda ai primi scombussolamenti sentimentali! E'
capitata a tutte questa trasformazione, vero? Vi prego ditemi di si
sennò mi faccio un bagno nel prosecco e ci affogo dentro! E' quando,
ad un certo punto, Alex Forrest si impossessa del tuo corpo e tu
saresti tentata di chiamare l'esorcista.
Eeeesci da questo corpo!!! E
questo perché? Perché il lui in questione, nel giro di qualche
anno, ha fatto un pieno di sicurezza che nemmeno Renzi che parla a
Civati.
E
sapete chi glielo ha fatto questo pieno? Noi, care signore, perché
quando, per qualche strana ragione, la perdiamo noi, quella
fottutissima sicurezza, la prendono loro, è un'altalena, un tiro
alla fune, un gioco al massacro, un meccanismo involontario da cui
non vi è scampo. Fagli sentire che sei sua ed è la fine. Parlo
dopo approfondite analisi di mercato, dopo anni e anni di “onorata
carriera” e di attenti ascolti di storie altrui, mica parlo ad
minchiam, e la morale è sempre la stessa. Non appena noi donne
cominciamo ad apparire bisognose di conferme, di attenzioni o
dimostrazioni di un qualsivoglia tipo, loro, per qualche strano
meccanismo, forse anche involontario, girano il deretano e diventano
membri onorari del club dello “sticazzismo”. E più tu dai fondo
a tutto il repertorio della ragazzina psicoide in preda ad isterismi
da abbandono più lui è calmo e superiore. Ed è questo che ti fa
sbarellare! Quella calma, di fronte alla tua rabbia fa l'effetto
dell'alcol sul fuoco. Una boato e ti trasformi in Annie Wilkes con
tanto di occhio terrifico iniettato di sangue.
Ma io dico, come cazzo è possibile che voi, cari maschietti, vi presentate come dei principi con l'occhio languido, che non ci mollano neanche un secondo durante il giorno, con continue, eccessive, teatrali manifestazioni d'amore e poi, a rapporto consolidato, diventate tutti uguali, distratti e presi dalla vostra giornata, non c'è più motivo di mandare un messaggio con una romantiminchiata qualunque, nessuna necessità di scrivere una cosa carina, nessun bisogno di rifare quella telefonata di ritorno dopo averci salutate, solo per dirci che ci amate tanto, nessuna voglia di farci una sorpresa, di stupirci, di impressionarci. Tradotto: nessun impegno. Eh no, ormai non serve più farlo, perché noi siamo li, la fase del corteggiamento è conclusa, noi siamo le vostre donne e punto, capitolo chiuso, storia finita! Ma, cari uomini, vi spiego come funziona: all'inizio, quando notiamo il cambio del giocatore in campo, quando esce Richard Gere di "Ufficiale gentiluomo" ed entra Homer Simpson, è vero che diventiamo delle rompicoglioni patentate, delle scassaminchia di portata ineguagliabile, è vero che passiamo dal patetico e triste “ma perché non mi ami più come prima” all'invasato e isterico “tu sei un bugiardo impostore, se non te ne frega più un cazzo dillo!” Ma è anche vero che dopo queste due fasi arriva la terza, quella del nostro rinsavimento, e ve ne accorgerete perché ci calmiamo, improvvisamente, inspiegabilmente, torniamo in noi e iniziamo a ricordare quelle che eravamo un tempo, ritroviamo la nostra sicurezza e la nostra indipendenza, probabilmente ci stanchiamo anche di elemosinare ciò che dovrebbe arrivare spontaneamente e ci torna alla mente che, prima di incontrarvi e di abituarci alle vostre attenzioni e alle vostre dimostrazioni d'affetto, abbiamo vissuto egregiamente, orgogliosamente soddisfatte della nostra emancipazione sentimentale. Così, pian piano, Alex Forrest abbandona il nostro corpo e noi torniamo ad essere noi, con la nostra fiera personalità, capaci di comprendere che, primo, il fatto che non ci abbiate telefonato o inviato quell'sms non vuol dire necessariamente che "non ci amate più e state pensando a come lasciarci mentre trombate con un'altra" e , secondo, se anche fosse che non ci volete più, noi andremmo avanti lo stesso perché noi valiamo e nessun uomo, nemmeno fosse George Clooney (senza infradito color carota), deve metterci in condizione di essere delle patetiche donnette bisognose.
Perché, fateci caso donne, così come ci abituiamo alle dolci attenzioni, così come facciamo la bocca alla condizione dell'essere amate, allo stesso modo facciamo presto l'abitudine anche alle "distrazioni", alle assenze, alle mancanze e, come anche molti esperti sostengono, la nostra psiche fa presto ad adeguarsi automaticamente, senza manco accorgercene, alla nuova eventuale condizione di "disamore" e se prima, alle botte di entusiasmo di lui rispondevamo con altrettanto entusiasmo, fuochi d'artificio e ormoni a palla, poi, quando lui si placa e sembra aver messo in letargo tutto il testosterone che aveva in corpo, anche noi, dopo aver combattuto con tutti i mezzi per evitare il peggio, senza risultati, fateci caso, ci abbiocchiamo come e più di loro, fino quasi a dimenticare il perché quell'uomo ci attizzava tanto all'inizio e da lì a non provare più nemmeno un pizzico di attrazione erotica è un soffio.
Il bello di noi donne abituate alla vita da single è proprio questo: che, per quanto possiamo abituarci a godere della presenza rassicurante di un uomo e dei suoi piccoli grandi gesti di amore, alla fine, se questi gesti non arrivano più (non per un giorno solo, ma per mesi) o se arrivano solo "su ordinazione", beh, non moriamo di certo, possiamo tornare a fare la vita che abbiamo fatto per anni e anni. Quella vita che, seppur piena di ostacoli e paranoie, tutto sommato, ci restituiva un'immagine di donna che, fatta qualche, neanche tanto rara, eccezione, dovuta sempre a (indovinate un po'?) qualche maschietto che ci portava all'esasperazione, mandando il nostro cervello in temporaneo blackout, ci piaceva assai. A pensarci bene, senza uomini non è che si viva poi così male, e questo noi donne con una luuuuunga carriera da single alle spalle lo sappiamo bene, solo che a volte ce ne dimentichiamo. Allora, donne, lancio una campagna a favore della dignità femminile, quella che perdiamo, spesso non per motivi gravi, ma per minchiate colossali partorite solo dal nostro cervelletto bruciato. Se lui vi fa una telefonata in meno o non vi dice più "ti amo" come prima, mantenete la calma, reeeespirate leeeentameeeente e ripetete con me questo mantra: eeeeeee uuuuno eeeee duuuueeeee eeee treeeeee: "Perché io so io e voi non siete un cazzo". Il buon Albertone insegna sempre! E funziona!!!
Ricordate, care donne, che voi siete creature uniche, amabili e desiderabili e che, ad un certo punto, se l'uomo con cui state non vi fa sentire più così, beh...peggio per lui, si chiude una porta e si apre un portone...e pure se non si aprisse alcun portone, meglio sole che con qualcuno che vi toglie sicurezza e femminilità, perché se lui certe cose non le prova non potete imporgliele e perché sappiamo anche che gli uomini non sono capaci di prendere delle posizioni, di ammettere che qualcosa non va, non hanno il coraggio di guardarsi dentro e di confessare che, forse, non sentono quello che normalmente dovrebbero sentire. Ricordate che gli uomini difficilmente lasciano, più facilmente si fanno lasciare, e questo la dice lunga...
Laddove invece c'è ancora del sentimento, mai sottovalutare l'importanza delle parole, anche se ormai son passati anni e certe cose tendete a darle per scontate, e sto parlando a voi, cari uomini...le parole, in una storia d'amore, sono importantissime, sempre, perché servono ad alimentare la sfera romantica/erotica, a non cadere nella routinaria quotidianità in cui tutto è dovuto, tutto è scontato, servono a non far morire ogni entusiasmo, servono a non vivere un rapporto tiepido che è quanto di più triste ci possa essere, servono a noi donne perché ci fanno bene, ci rendono felici, ma servono anche a voi a farvi sentire uomini, maschi e ancora in grado di avere del fuoco dentro...sennò siete morti e non lo sapete! Morale della favola: sono i fatti quelli che contano e l'amore va dimostrato, non declamato, ne siamo consapevoli, ma, visto che l'una cosa non esclude l'altra...fate un pò voi!
Se amate le canzoni d'amore, quelle vere, quelle di un certo livello, allora non potete non ascoltare questa....
"...se mi ami, accertatene
perché stavolta ci vuole qualcosa in più
che dolci dolci bugie
prima che io apra le mie braccia e cada
perdendo il controllo di ogni sogno dentro la mia anima"
David Gray - This Year's Love
Capita capita!!! Eccome se capita!!!
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