martedì 9 dicembre 2014

PESSIMISMO O REALISMO?


Oggi voglio affrontare le mia fottutissime, infinite paure. Voglio provare ad esorcizzarle e a (far finta di) liberarmene scrivendone. 

Voglio anche capire se sono l’unica donna fobica totale, piena di paranoie e ansie. Dicono si diventi cosi con l’età. Non mi è poi così difficile intuire il perché: a 20 anni vai come un treno, tutto ti sembra meraviglioso, vedi il bicchiere sempre mezzo pieno, anzi, lo vedi stracolmo! Ti sembra di avere i superpoteri e di essere immortale. Il mondo intorno a te è tutto rosa paillettato ed è molto difficile sentire attorno a te discorsi tristi come malattie, morti etc. I discorsi che ti appartengono sono solo quelli sui bei ragazzi, sugli studi, sui sogni da realizzare, le ambizioni da inseguire. La vita sembra bellissima e lunghissima. Poi, già a 30 anni, cominci a sentire una leggerissima puzza di bruciato e la vita ti comincia a restituire quello strano e poco gradevole retrogusto di presa per i fondelli. Ti accorgi che qualcosa sta cambiando. Dalla tua prima rughetta che compare, fastidiosa e dispettosa, sul tuo viso, a quelle che magari affollano il volto dei tuoi genitori, cominciano a sfiorarti, velocissimi, pensieri strani. Cominci a capire che non resterai giovane per sempre, che con il tempo la gente invecchia, che le persone ad un certo punto se ne vanno, che il mondo che ti circonda cambia, che la vita, a volte, non è affatto simpatica. (Già dopo aver letto queste poche righe, lo so, vi è venuta voglia di attaccarvi al tubo del gas e di farla finita adesso….NO!!! Non fatelo, ancora devo arrivare ai 40!!!:))


A 40 la realtà ti arriva in faccia in modo così brutale che per lo shock o invecchi di colpo di altri 10 anni, oppure ringiovanisci fino quasi all'adolescenza. All’inizio è solo una notizia isolata, buttata lì da qualcuno che, magari, sta raccontando a qualcun altro che il padre di tizio è morto. Tu, sfortunatamente, carpisci, senza volerlo, quella notizia e la prendi con relativa leggerezza: "Son cose che capitano, poverino! Sfortunato"
Poi ne arriva un’altra, un altro amico e un altro genitore che si ammala e che dopo un po’ muore. Strana coincidenza! Poi la terza...e qui cominci a capire che, o sei testimone di una strana e inquietante epidemia di un qualche virus "genitoriale", oppure, più facilmente, CAZZO stai invecchiando!!! Il non plus ultra arriva quando cominci a sentire notizie di artisti, attori, cantanti che han fatto parte della tua vita, della tua adolescenza, che muoiono, che si ammalano, uno via l'altro, come mosche. Non vi so spiegare, ad esempio, quanto ho sofferto per la dipartita di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, tanto per dire. Ho passato le migliori serate guardando "Casa Vianello". Ci ho pianto per giorni.


E poi, tanto per ricordare qualche personaggio scomparso recentemente, Andrea Brambilla, Franco Califano, Enzo Iannacci, Ray Manzareck, Mariangela Melato, Giuliano Gemma, Arnoldo Foà, Giorgio Faletti, Robin Williams, Lucio Dalla, Loo Reed e, per ultimo, il più recente, Mango. L'ho sempre dichiarato, non amo particolarmente la musica italiana, ma riconosco che ci sono degli artisti che, con le loro canzoni e la loro voce han dato dignità alla nostra musica, facendola più grande, rendendola migliore e, spesso, purtroppo, senza troppi riconoscimenti, se non post mortem. E lui, Pino Mango, aveva una voce assolutamente unica, una musicalità insita in essa, avrebbe potuto cantare a cappella anche l'elenco telefonico riuscendo ad emozionarti, sempre e comunque. In realtà ci ha regalato canzoni splendide che resteranno nella nostra memoria, Bella D'estate, Lei Verrà, Mediterraneo, La Rondine etc, ma avremmo voluto che ce ne regalasse ancora. Col senno di poi avremmo voluto dargli il valore che meritava, la considerazione che gli spettava, il riconoscimento cui aveva pieno diritto, più di molti altri "cantanti" italiani che non valgono mezza cippa, ma, che non si sa per quale santo in paradiso, hanno duecento passaggi radiofonici al giorno! Purtroppo, però, è sempre la stessa storia, le persone le rivaluti quando ti lasciano, quando non ci sono più, quando è troppo tardi. Se ne va così, Mango, durante un concerto, mentre canta un'altra delle sue più belle canzoni, Oro, giusto il tempo di dire al pubblico "scusatemi" prima di accasciarsi su se stesso. E tu lì capisci quanto siamo niente, quanto poco ci vuole per spegnere la luce e chiudere il sipario sul palcoscenico della vita. Un ombra di depressione ti attanaglia, ma ti scuoti e pensi che, se proprio la vita è così bastarda, tanto vale morderla fino all'ultima briciola, vivere fino in fondo tutto ciò che puoi vivere, goderti tutto ciò che di bello la vita ti offre.
C'è una canzone di Mango che fa parte della mia vita, che mi ricorda tante cose..., che mi ha sempre emozionata, ed è questa:

Mango-Disincanto

Tornando al tempo bastardo che passa, quando ti rendi conto che nulla dura per sempre e che tu stai irrimediabilmente invecchiando è una tale tramvata che ti lascia in preda a deliri riflessivi degni di Leopardi quando era particolarmente giù di tono. Per giorni resti cosi, inghiottita da una tale afflizione che quasi quasi decidi di chiuderti in un eremo a pregare santi di cui, fino a qualche anno prima, non sapevi nemmeno l’esistenza. Oppure il tuo cervello si dissocia a tal punto da spingerti a comportamenti adolescenziali che manco a 18 anni e inizi a fare la vita di una ragazzina in preda alle prime fregole d'amore e folli divertimenti notturni, pure se non ti regge più il fisico, e magari ti vesti pure da fanciullina, provocando l'orrendo effetto "dietro liceo davanti museo". Per non parlare dei maschietti che, quando vivono questa regressione, non è che siano meno ridicoli delle donne eh, anzi, riescono ad essere patetici come pochi, iniziano a far la vita dei pischelletti, tutta sesso droga e rock'n roll, che la sindrome di Peter Pan, in confronto, gli fa un baffo!



C’è chi riesce a prenderla con filosofia, quelli che, più maturi, mantenendo un certo aplomb, ti dicono: “E' la vita, va accettata cosi". Si, con una mannaia!!! Mi dicono di essere troppo negativa, che vedo troppo nero. Io invece credo di essere realista! Perché, care amiche di sventura, “la vita è bella” è una frase che richiede solo una risposta: UNPARDICIUFOLI!!! Si, è vero, ci sono dei momenti nella vita che somigliano molto da vicino a quella cosa meravigliosa che è la felicità, istanti in cui ti senti come se stessi camminando sulle nuvole, in cui tutto ti sembra meraviglioso. Sono quei rari attimi in cui ti sembra di amare tutti, di colpo hai simpatia pure per la D'Urso. Persino la nota speaker del mattino di un altrettanto noto network radiofonico romano ti sembra amabile e gradevole! Ma sono lassi di tempo talmente brevi che non fai in tempo ad alzare, entusiasta, il volume della radio che già riaffiora di colpo la verità: quella voce che stai ascoltando è odiosa! Insomma, la felicità dura pochissimo, un batter di ciglia, uno schiocco di dita, una eiaculazione precoce. 
Dicono che la vita è bella ad ogni età. Ora, per carità, non voglio dire che a 40 la vita è completamente una merda, ma sicuramente vai verso un futuro che un po' più inquietante di quello che si prospettava a 20 o a 30 anni lo è! Quindi qual è la soluzione? Ce n'è una sola: fatevi di musica, obnubilate il cervello con la musica, viaggiate con la musica. È poi ancora musica, musica, musica, quella che vi permette di superare meglio ogni batosta che quella gran simpaticona della vita ti regala, perché finché saremo in grado di scatenarci, finché il nostro piedino porterà da solo il ritmo al primo accenno di chitarra, finché non resteremo impassibili ascoltando il Boss, resteremo sempre delle pischelle felici, senza bisogno di indossare minigonne girotopa, anche se la vita avrà provato più volte a massacrarci. Allora volume a palla e bando alle depressioni....

Bruce Springsteen - I'm Going Down (Pro-Shot - Hard Rock Calling 2013)



3 commenti:

  1. Fatevi di musica... mi piace!! Vieni a fare un salto tra le trentenni? Dai! http://lammalia-api.blogspot.it/2014/12/poveri-ma-belli.html?spref=fb

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  2. Fatevi di musica... mi piace!! Vieni a fare un salto tra le trentenni? Dai! http://lammalia-api.blogspot.it/2014/12/poveri-ma-belli.html?spref=fb

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  3. Ciao Paola, benvenuta. Sono passata da te, ho respirato i 30 e sono tornata ai miei 40. A presto

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