lunedì 27 ottobre 2014

VECCHI AMICI E VECCHIE SOLE


Quando entri nei "meravigliODIosi" 40 sei portata, ogni tanto, a ripercorrere il malinconico viale dei ricordi. I fantastici, spensierati e gioiosi 20 anni. Quando tutto era possibile e la tua vita era piena di allegria ed energia.

Ti tornano alla mente le prime cotte, i primi amori, i sogni che avevi e l'energia infinita che possedevi. Io sembravo "dopata". Gli amici dovevano spararmi per farmi stare ferma e i miei "fidanzati" non riuscivano a starmi dietro. Gli amici!!!! Io, lo ammetto, sono stata fortunata! Ho avuto una comitiva di amici eccezionale. Stavamo sempre insieme, vivevamo quasi in simbiosi. Si usciva la sera e ci si incontrava sempre nello stesso luogo (noi lo chiamavamo "il portone". Perché? Perché ERA un portone!). 
Tutte le sere, anche con la bufera e -10 gradi sotto zero, ci si trovava lì e si chiacchierava, per ore e ore, di minchiate colossali, come se si stessero decidendo le sorti dell'economia nazionale! Ma eravamo felici, ci divertivamo cosi, con poco. Non c'era bisogno di fare chissà cosa, di andare chissà dove, l'importante era incontrarsi e se quel portone potesse parlare, se potesse raccontare tutto ciò che ha udito e visto ne verrebbe fuori una vera e propria soap.

Eravamo piuttosto "esagitati". Ci volevamo bene (e ancora ce ne vogliamo) ma avevamo sempre un motivo per discutere animatamente e urlarci contro come se fossero sempre questioni di vita o di morte.
Del resto eravamo personalità molto diverse e particolari. Un bell'assortimento, non c'è che dire! Non so se è capitato anche a voi, ma quando si è in comitiva la cosa bella è proprio questa: l'incontro di personalità diverse, a volte contrastanti, ognuna con le sue caratteristiche, con le sue peculiarità.

Per cui c'era il saggio e un po' filosofo, quello che, ad una tua domanda (anche la più sciocca), ti rispondeva dopo una buona decina di minuti di meditazione (quando ti andava bene), neanche gli avessi chiesto di risolvere il mistero della vita.
C'era lo scapestrato che combinava solo guai, che col motorino sfrecciava a mo' di Speedy Gonzales, lasciando solo la scia di fumo, che inventava scherzi idioti in cui tutti, puntualmente, cascavamo mentre lui se la rideva di pancia, soddisfatto e gongolante, che dava soprannomi strampalati a chiunque, soprannomi con cui ancora oggi, dopo 20 anni, continuiamo a chiamarci.
Poi c'era il narciso, sempre attento, troppo, ai suoi muscoli, ai suoi pettorali e alla sua tartaruga, che si atteggiava a tombeur de femmes ma, infondo, era un timidone, tutto fumo e poco arrosto.
Poi c'era il gentleman, il cavaliere, quello che faceva un po' da figura paterna e protettiva nei confronti di tutte le ragazze della comitiva, riaccompagnandoci a casa a turno, accertandosi che rientrassimo sane e salve e che ci avrebbe protetto da chiunque si fosse azzardato ad infastidirci. C'era il biondino con la coda, l'orecchino e il jeans stracciato, che avevi un po' timore a presentare ai tuoi, ma alla fine era il più calmo e pacato di tutti.

Le ragazze... anche li vi era una gran bella varietà: c'era il "piccolo genio" (che tale resterà anche in età adulta), così chiamata per i suoi ottimi risultati nello studio e nel lavoro. Il suo carattere calmo e sereno era ed è invidiabile e la sua frequentazione, di conseguenza, per me terapeutica. Una chiacchierata con lei e i problemi mi sembrano subito meno gravi. Poi c'era la brava ragazza che col tempo diventerà meno "brava" grazie alle solite fregature che nella vita rovinano anche le anime più pure imbastardendole, ma mai quanto basta. Perché è così nella vita: nasci angelo e muori diavolo! C'era la ragazza un po' mignotta (non mancano mai) anche se con problemi di sudorazione ascellare, perché a quell'età (ma anche dopo non è che le cose cambino più di tanto) i ragazzi, se gliela davi facile, la prendevano senza troppi complimenti, anche se la donnina in questione aveva uno scarso rapporto con il sapone. Spero per i fanciulli che si son concessi al richiamo della “scella pezzata” che, almeno l'altra parte del suo corpo, quella che gentilmente concedeva ad uso e consumo del sesso forte, avesse un olezzo meno inebriante. Poi c'era l'eterna irrequieta (me medesima), sentimentalmente instabile, che tale resterà anche in età più adulta. Così, confusa e felice! Combinavo solo casini! Sono rimasta brava in questo, attiro i guai come una calamita anche ora e per questo, allora, spesso, ero io a movimentare la vita di comitiva (modestamente). Poi c'era la studiosa, discreta e un po' timida, ma che sotto esame universitario subiva una trasformazione che nemmeno Arturo Brachetti e iniziava a tracannare cicchetti di Bayles per sedare l'ansia, come fosse un'assidua frequentatrice dei peggiori bar di Caracas. Poi c'era la ragazza/donna, che se la sapeva già cavare in autonomia, nonostante la giovane età, con un notevole spirito comico (Marchesini docet). Quella con "7 spiriti", come mi piaceva e mi piace definirla. Aveva e ha un'energia ammirevole e, nonostante la vita l'abbia costretta a crescere in fretta, non ha mai perso la solarità e la simpatia contagiosa! A 20 anni per me era un modello a cui ispirarmi, una "donna" a cui mi sarebbe piaciuto somigliare.
Poi c'era la biondina dagli occhi celesti e la coscia lunga che a vederla avresti immaginato molto suscettibile al fascino del belloccio dal cervello piccolo. Invece subiva il fascino delle menti "filosofe" e particolari. Insomma, ognuno con le sue caratteristiche, con le sue particolarità, c'era solo l'imbarazzo della scelta! E con personaggi così diversi era ovvio che un po di "animazione" la creavamo, ovunque andassimo.

Ogni tanto sbucava fuori un problema da risolvere, una menzogna da smascherare, un flirt da raccontare, un tradimento da confessare, qualcosa da farsi perdonare o da dover chiarire. C'era addirittura chi si attrezzava con quelli che all'epoca erano "miracoli" della tecnologia (un mangiacassette gracchiante) per registrare, carpire parole e fatti da fare ascoltare, poi, a chi non aveva potuto partecipare a una qualche "riunione" fatta per portare alla luce qualche inciucio o menzogna, perdendosi così i vari botta e risposta degni del più trash talk televisivo. Eh si, perché facevamo anche di questi dibattiti, ci passavamo giornate intere a disquisire e a colpevolizzare o scagionare qualcuno, che nemmeno i tribunali dell'inquisizione!! Lo so, eravamo a tratti inquietanti!  Beautiful, diciamolo, ci faceva un baffo! Brooke Logan & family sono dilettanti in confronto. Fortunatamente i "grandi amori" (tranne qualche rara eccezione) sbocciavano con persone estranee alla comitiva, anche se non sono mancati innocenti e molto casti flirt tra qualche componente di questa banda di devastati.

Ce n'erano anche degli altri di personaggi, ma non li elenco tutti, alcuni perché non hanno avuto un peso significativo, altri perché han fatto un po' da comparse, altri ancora perché, nonostante molto importanti, hanno poi avuto, negli anni, comportamenti tali da inserirli di diritto nella categoria DNR (da non rianimare). Infondo nessuna comitiva è perfetta. Poi, come succede sempre per le cose belle, anche le comitive di gioventù si perdono. Perché si cresce, ognuno prende la sua strada, chi si sposa, chi si trasferisce per lavoro e ci si divide, lasciando quel portone in eredità a qualcun altro che, però, difficilmente riuscirà ad eguagliarci (e ancora non so decidere se la cosa deve inorgoglirci o farci vergognare).

Col tempo la frequentazione diminuisce, fino a sparire, ma è consolante sapere che loro, o meglio, alcuni di loro, ci sono sempre e che, come te, ogni tanto ripercorrono quel famoso viale e su quello stesso viale ci si incontra tutti di nuovo, come fosse allora, con le stesse follie e lo stesso spirito di sempre. Grazie alla tecnologia oggi è facile tenersi in contatto con i vecchi amici e, fedeli all'essere un gruppo allora, perché non creare un gruppo su whatsapp oggi? Detto, fatto! Certo, non è più come prima, ora che tutti han superato gli anta. Ora che ognuno di noi deve fare i conti con gli errori commessi, con la vita che, forse, a qualcuno non è andata come sperava. A 20 anni hai una valigia piena di sogni da realizzare e tanto entusiasmo. Col tempo i problemi, i dolori, le delusioni, le responsabilità, ti induriscono e ti tolgono un po' di quell'entusiasmo. Qualcuno invece sembra non essere maturato nemmeno sull'unghia di un piede e sembra più adolescente adesso che allora, a qualcun altro gli anni che passano hanno completamente devastato il cervello. Altri ancora, purtroppo, han scambiato la prigionia per amore, patteggiando la propria libertà e anche il passato, gli amici, la propria vita, per un matrimonio che, poi, alla fine, sarà davvero felice?

Ad ogni modo, a prescindere da tutto, sposati o single, felici o meno, ognuno con i propri difetti, è bello constatare che quando ci si incontra di nuovo, anche semplicemente in chat, con quei pochi rimasti (maturati (???), sani e “liberi” di whatsappare) siamo ancora i coglioni di sempre e riusciamo a strapparci reciprocamente un sorriso.

La colonna sonora delle nostre gite di pasquetta, delle nostre mitiche scampagnate era firmata dai Dire Straits. Portavamo con noi il mitico radione anni 80 dove girava l'indimenticabile cassettina con la chitarra di Mark Knopfler. Insomma, anche musicalmente siam cresciuti bene. Poi qualcuno ha preso la strada dell'Heavy Metal più cattivo e qualcun altro si è perso sul sentiero di Gigi D'Alessio, ma son disgrazie che capitano anche nelle migliori famiglie.


"Passeggiata di vita"

3 commenti:

  1. Noi Dire Strais...gli altri seguivano Nino D'Angelo...anche il suo ricordo oggi genera un sorriso e un po'di nostalgia...potere del tempo che passa.Comunque la buona musica ha sempre il potere di regalare energia....W i quarantenni.

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  2. No dai!!! Nino D'angelo no!!! A tutto vi è un limite :)

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  3. l'importante è mantenere la "cojonaggine"! Finchè c'è quella si è sempre gggiovanotti e ggggiovanotte!

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