C’è
una categoria di persone che va trattata solo in un
modo, non ti da molte alternative, va presa per i
fondelli, apertamente, platealmente, con tanto di applauso finale! La
categoria dei cosiddetti "cazzari"!
Ne conoscete
sicuramente qualcuno, vero? Eh si, perché loro si nascondono in ogni
dove, spuntano come funghi, te li ritrovi anche nel cesso
perché sentono il bisogno impellente di sparare cazzate a
raffica, di dire boiate da superstar!
Le
sparano veramente grosse, tutto per far colpo sull’ascoltatore,
pensando di impressionarlo. E in effetti un po' di impressione la
fanno!!!! A volte sono anche divertenti, comici addirittura, il che
sarebbe anche una qualità se solo quella comicità fosse volontaria!
Invece la loro è involontaria, per cui diventa motivo di una ilarità
tutt'altro che positiva. Menti rubate ai parlamenti!
Loro
proprio non si accorgono che, invece di affascinare, come
loro vorrebbero, molto probabilmente il “loro pubblico” non
vede l’ora di andare a fare qualcosa di più interessante che
ascoltare le fandonie gigantesche che loro raccontano. Non
comprendono che le cose che dicono sono cosi palesemente false da
risultare solo ridicole, per cui l’unica impressione che riescono a
dare è quella dei "cojoni"!
Analizziamo
insieme l’anomalo personaggio. Di solito è il classico
“atteggione”, e lo vedi subito, da come si muove, da come ostenta
una sicurezza in se che poi, se ha bisogno di dir frottole come se
fioccassero, non ha, da come parla, magari impostando anche la voce,
dalle pose che assume e dalle cose che dice. Perché il "cazzaro"
è prima di tutto uno che parla molto di se, ogni suo discorso inizia
con IO, e tutto quello che c’è da fare al mondo lui lo ha già
fatto, tutte le cose più "avanti" lui le ha già provate, le cose
trendy lui le ha incorporate nel DNA e ogni occasione è buona per
raccontarle, per dimostrare al globo quanto lui è figo.
Per
non parlare poi della tristissima abitudine che questi soggetti
hanno, spesso, di voler splendere di luce riflessa, di pensare
che il loro valore sia direttamente proporzionale alle persone famose
che conoscono. Piu “vips” appartengono alla loro cerchia di
conoscenze, più loro si sentono stocaizer! La tristezza è che il
più delle volte non si parla nemmeno di gente famosa vera, ma di
personaggi al limite della popolarità, il cui nome, detto alla
maggioranza, suona come un normale pinco pallo, generando un
punto interrogativo sulla testa grande come una casa....
"chicazz'è??!!!!". Però loro, quel nome, lo ostentano con
assoluta fierezza, manco avessero stretto un’intima amicizia
con Madonna o Bono vox degli U2! Manco fossero stati invitati al
matrimonio di George Clooney!
Quindi,
mentre loro pensano di creare stupore in chi ascolta le loro
storielle, l’unica cosa che passa nella mente dei
poveri “sequestrati” (perché è così che ci si sente se, per
non essere maleducati, si è costretti ad ascoltarli) è ESTICAZZI??!
Poi
non mancano di raccontarti i loro viaggi fatti di sregolatezze,
sesso, droga e rock and roll, le loro esperienze estreme e molti
uomini non perdono neanche occasione di raccontare le loro
performance amorose, magari proprio con una delle suddette “vips”.
Perché tu poi possa guardarli ammirata e invidiosa, per la loro vita
così piena, per il loro essere cosi straordinariamente
speciali, per quel loro essere così di tendenza . Come no!!!
Guarda,
io non ci dormo la notte per quanto li invidio sti
personaggi!!! Rosico come Marco Carta che guarda un concerto di Eric
Clapton, come Balotelli che guarda Pirlo, come Renzi che guarda la
fidanzata di Silvio, più giovane della sua squadra ggggiovane! Ma
non scherziamo!
Se
c’è una categoria che mi fa pena è proprio questa. Poverini,
talmente vuoti e insipidi che han bisogno di riempire con una
vagonata di cazzate la loro vita e di infarcire con stronzate immani
ogni loro racconto. Perché per loro chi conosci vale più di chi sei
e soprattutto delle capacità che hai, motivo per cui, il più delle
volte, questi soggetti sono quelli più incapaci nel lavoro e spesso
vanno avanti a suon di raccomandazioni.
Eh
si perché loro, di solito, sono anche paraculi il giusto e, tra
una leccatina a destra e una sbrodolatina a manca, riescono anche ad intrufolarsi in posti di un certo livello, creando attorno a loro lo
sdegno di chi in quel posto c’è da una vita solo grazie alle sue
capacità professionali e sicuramente di chi a quel posto ambisce
puntando sull’esperienza e sulle proprie potenzialità. Insomma, il
classico personaggio che dopo un pò ti sturba, ti stucca, ti fa
venire l’orticaria.
E
poi pensi che la colpa non è sua, che alla fine lui ti fa anche
quasi pena, ma di chi gli apre le porte, di chi gli fa credere che
quello che dice è interessante, di chi si beve le fandonie che
racconta, (il più delle volte le racconta anche male, talmente male
che le sue balle sono sgamabili solo girando l’angolo).
Allora
io dico, ma cazzari che altro non siete, ci arrivate a capire che
prima o poi verrà alla luce che siete solo delle grandissime sòle,
dei falsi che le banconote del monopoli in confronto potrebbero
ristabilire l’economia nazionale e che i vostri raccontini
possono impressionare solo quelli che stanno messi peggio di
voi? Le persone dotate di un minimo di intelligenza o anche solo di
semplice buon senso, dei vostri racconti se ne sbatte allegramente le
balle!
Se
non capite ve lo dico con eleganza, così da non offendere nessuno:
di quanti personaggi “famosi” voi conosciate o con quante stars
abbiate cenato, fatto l’happy hour o altro a noi, gente normale,
conscia del nostro valore, qualunque esso sia, a
prescindere dalle conoscenze "altolocate" che, hainoi,
non abbiamo, non ce ne frega una beneamata cippa e quello che dite ci
annoia, si, proprio così, ci fa sprofondare nel baratro della noia
che neanche un convegno di poesie polacche. Ecco, e ora ve
l’ho detto.
Qui
mi piace chiudere con una frase di Jim Morrison:
"Coloro
che parlano e parlano lo fanno solo per nascondersi meglio"
Ne conosco a palate!!!!
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