venerdì 26 settembre 2014

STEVIE WONDER


Uno dei migliori, uno dei miei preferiti, the soul man, Stevie Wonder!
Uno che ha davvero cambiato la musica, con il suo stile unico e la sua voce inconfondibile. Il re di tutti i re!
Lui ha amalgamato in modo assolutamente magico soul, funky, jazz, acid jazz, r&b con una maestria e un'unicità tali da essere poi fonte di ispirazione e di emulazione per molte band.
Un bambino prodigio, comincia a cantare da pischello, nonostante viva, dalla nascita, nel buio assoluto dovuto alla sua cecità. Nato prematuro, viene messo nell’incubatrice dove un’eccessiva dose di ossigeno gli procura una retinopatia che danneggia irrimediabilmente la sua vista. Troverà però la luce nella musica che illuminerà la sua vita e quella di noi tutti che lo ascoltiamo, sempre emozionati e grati per questo suo immenso dono.

La sua forza è evidente, non solo perché, fin da bambino, non si lascia abbattere dalla sua malattia, giocando con gli altri bambini in maniera assai vivace, tanto da arrampicarsi sugli alberi, ma anche perché percorre la scalata al successo con determinazione e convinzione, cade, più volte, ma si rialza, sempre, fino a diventare un mostro sacro  della musica nera.
Inizia la sua attività con la Motown, la famosa casa discografica che firma e forma molta black music che, di certo, non poteva farsi sfuggire quel fanciullo con quel suo stile particolare nel cantare, ma anche nel suonare: pianoforte, armonica a bocca, batteria e chi più ne ha più ne metta.
Nel 1962 la Motown lo scrittura  con il nome "Little Stevie Wonder", il suo primo successo fu "Fingertips". Un ragazzino che, a guardarlo così, fa quasi tenerezza, ma che sarebbe diventato, di li a poco, un gigante della black music!

L'album in cui è contenuto questo pezzo, "The 12 Year Old Genius", è il disco più venduto all'epoca dalla Motown che inizia a vedere in quel ragazzino una fonte di introiti notevole. Dopo una piccola pausa il piccolo Stevie torna, nel 1964, con il nome di Stevie Wonder, con  "Uptight (Everything's Alright)" 

Nel 1970 comincia la sua produzione più rilevante e, come spesso accade nella vita, proprio in quello che è il periodo artisticamente più importante, arriva anche l'amore e sposa la cantante Syreeta Wright, dalla quale divorzierà dopo appena 18 mesi, mantenendo però un forte sodalizio artistico e una vera amicizia. Quegli incontri che, nella vita, hanno motivo di esistere, a prescindere da ciò in cui si trasformeranno.
Alla fine del 73 Stevie Wonder rimane vittima di un incidente d’auto, in seguito al quale rimane in coma per quattro giorni e perde definitivamente anche il senso dell’olfatto. Della serie quando le sfighe si accaniscono su qualcuno! Ma la bilancia della vita, in qualche modo, riequilibra il tutto con il successo e il grande plauso del pubblico.

Music of My Mind, Tralking Book, Innervisions, Fulfillingness First Finale e Songs in the Key of Life, in cui canta l'amore e la vita, sono album considerati pietre miliari della musica internazionale e sicuramente punto di riferimento per la maggior parte degli artisti contemporanei. Songs in the Key of Life ebbe giudizi di apprezzamento anche da Marvin Gaye che disse: " quest'album sta al soul come Presley stava al Rock & Roll". Detto questo detto tutto! Un album che contiene numerosi capolavori: "I Wish", "Sir Duke", "isn't She Lovely", canzone composta in omaggio alla neonata figlia Aisha, la cui voce è anche presente all'inizio del pezzo. Poi, ancora, "Love's in Need of Love Today", "Pastime Paradise" e la strepitosa "Joy Inside My Tears". 
Negli anni 80 cede un pò alle leggi commerciali per cui è proteso, più che altro, a conquistare posti alti nelle classifiche mondiali con un sound più pop che r&b o funk. Nel 1989 è anche lui nella Rock and Roll Hall of Fame, entrando ufficialmente nella categoria delle stars.

La sua voce cattura, la sua vita commuove, il suo successo rallegra, la sua musica è un regalo, la sua forza è un esempio. Neanche una malattia grave come la cecità può abbattere un talento, sbarrare la strada al successo, fermare la vita, impedire la felicità e quel suo sorriso così aperto, così contagioso che sfodera quando canta riempie gli occhi e il cuore di chi lo guarda, di chi lo ascolta, inonda di speranza, si, proprio speranza perché la vita può essere meravigliosa anche con mille difficoltà. Grazie Stevie! 

Se non lo conoscete, signore, se lo conoscete poco, se pensate di non amare il suo genere, vi prego, ascoltatelo almeno una volta, fatelo ora, alzate il volume e lasciatevi contagiare dalla sua gioia, dalla sua dolcezza, dal suo immancabile sorriso, lasciatevi trasportare dal ritmo, dall'energia e dalla positività di questo ineguagliabile artista. Sono certa che ve ne innamorerete.



e poi sognate


e immancabile pelle d'oca

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