giovedì 4 settembre 2014

LED ZEPPELIN


Non posso non inaugurare questo spazio del mio blog con loro, la leggenda, il mito del rock, i Led Zeppelin. 
Quattro ragazzi che si sono uniti e hanno fatto la storia della musica. Se non li conoscete (ORRORE-ORRORE) ve li presento.
Signore: James Patrick "Jimmy" Page (chitarra), Robert Plant (voce, che Page amava definire “gemito primordiale”) John Paul Jones (basso) John "Bonzo" Bonham (batteria).

Il nome Led Zeppelin fu suggerito a Jimmy Page e Robert Plant dal bassista e dal batterista degli Who. All'inizio doveva essere Lead Zeppelin, per indicare un dirigibile di piombo (lead vuol dire piombo). Successivamente, per motivi di pronuncia, il nome fu cambiato in Led Zeppelin.
Questi quattro fanciulli hanno ribaltato i palcoscenici di mezzo mondo, hanno rivoluzionato il modo di fare rock, diventando fonte di ispirazione per innumerevoli protagonisti della musica che verranno dopo di loro. Sono riusciti a far confluire nella loro musica anche il blues, il folk, la psichedelia e quando si esibivano sul palco veniva giù il mondo. Le sensazioni che riuscivano a trasmettere durante i loro live erano irripetibili. Eri come rapito di fronte a qualcosa che non sapeva di umano. Le loro esibizioni erano a tratti inquietanti, ma assolutamente travolgenti. La grinta che avevano, mista a quella delirante, folle energia che li pervadeva, invadeva il palco e il pubblico, ipnotizzando chiunque stesse a guardarli e ad ascoltarli. I loro dischi sono rimasti nella storia, pezzi da collezione.

Come tutte le rock star che si rispettino non potevano non fare dell'eccentricità una delle loro caratteristiche. Fuori di testa quanto basta, nella loro vita non si sono certo fatti mancare sregolatezze, sesso e droga. Di loro si racconta che quando andavano in tour prendevano un intero piano dell'hotel dove soggiornavano, distruggendo intere camere d'albergo. Insomma, il classico, antico come il mondo, binomio: genio-follia.
La loro vita non è stata priva di dolori e perdite importanti. Addirittura per un certo periodo si parlava di una maledizione che gravava sul gruppo per le innumerevoli disgrazie che avevano colpito ripetutamene i membri della band. Un incidente che coinvolse Robert Plant e la moglie, che costrinse Plant sulla sedia a rotelle per diverso tempo, bloccò i progetti del gruppo, facendo perdere anche introiti importanti. Poi ci fu la morte del figlio di Plant. Altro mattone che colpì i Led proprio durante un concerto, che fu interrotto immediatamente, causando anche una crisi esistenziale a Plant, che per un pò aveva pensato di abbandonare il gruppo, decisione, poi, fortunatamente scongiurata. Nonostante tutto, la loro carriera è stata esplosiva.

Una cosa che mi piace molto di loro è lo spirito ribelle anche nei confronti di quelle che sono, ed erano, le regole del marketing, i dicktate commerciali che ogni artista deve seguire se vuole guadagnarsi un posto degno nel vasto mercato discografico. Loro, invece, non davano importanza a nulla di tutto ciò. Non gli fregava minimamente di conquistare un passaggio radiofonico, né tantomeno uno dei primi posti della hit parade. All'epoca c'erano i 45 giri che dominavano le classifiche e le radio (l'equivalente dell'attuale singolo) ma loro non trasformarono in singolo nemmeno “Stairway to Heaven” che sicuramente è il loro più grande successo, quello più considerato anche dalle radio commerciali, essendo quello più morbido.

Io adoro, ammiro profondamente coloro che vanno avanti per la loro strada, non facendosi soggiogare dalle regole. Amo quelli che hanno il coraggio di essere e di agire, andando oltre il “si deve fare”. Loro lo han fatto e lo han fatto bene, talmente bene che sono diventati un mito vero e proprio, alla faccia delle hit parade.

Se proprio devo trovare qualcosa che mi piace poco di loro, questo qualcosa è nei testi, alcuni dei quali contengono inquietanti vaneggiamenti misogini. 
Sono stati spesso accusati anche di lanciare, in alcune delle loro canzoni, attraverso la tecnica del backmasking, messaggi subliminali satanici, ma loro hanno più volte smentito la cosa.
Non sto qui ad elencarvi tutte le loro opere, tutta la loro carriera, perchè ci vorrebbe un blog interamente dedicato a loro e a tutto quello che sono riusciti a fare, non senza difficoltà, perchè non sempre la critica era buona con loro. Non sempre quelli che dovevano essere fior fiore di esperti capivano quelle che erano le intenzioni di Page e soci nei loro dischi. Quello che li ha resi unici è sicuramente il loro modo di fare rock, proponendolo, come dicevo, non scevro da influenze blues, folk etc. Ne veniva fuori un risultato assolutamente unico. Era follia, delirio puro, trasformato in musica. Ed è questo che me li ha sempre fatti amare. Non posso non segnalare, ad esempio “You shock me” e “I can't quit you baby”, due pezzi blues del grande Willie Dixon, che io amo da sempre, e le versioni di Page e soci sono qualcosa di strepitosamente farneticante, assolutamente fuori da ogni logica, ma proprio per questo il risultato è pazzesco, unico, da brivido.
Non puoi non restare sbigottita, rapita, incredula, di fronte a quello che la graffiante voce di Plant, con i deliri strumentali dei suoi compagni, riescono a fare. Provare per credere.
Led Zeppelin - I Can't Quit You Babe - Live with lyrics

Anche la struggente “Babe I'm Gonna leave you” dove la voce di Plant, la chitarra di Page e la mano di Bonzo Bonham fanno davvero venire i brividi.

Led Zeppelin - Babe I'm Gonna Leave You - Live Danmarks Radio

La loro lunga carriera, inziata nel 1969, è andata avanti fino al 1980, anno in cui morì John Bonham. L'alcool e la droga, ancora una volta, ci han privato di un genio assoluto e di altri capolavori che, insieme ai suoi compagni, poteva regalarci. Il gruppo, infatti, decise di fermarsi. Queste furono le loro parole: "Desideriamo rendere noto che la perdita del nostro caro amico e il profondo senso di rispetto che nutriamo verso la sua famiglia ci hanno portato a decidere - in piena armonia tra noi ed il nostro manager - che non possiamo più continuare come eravamo".


Due anni dopo usci il nono e ultimo album in studio dei Led Zeppelin, con pezzi inediti già registrati. Pare siano stati costretti da obblighi contrattuali e il titolo del disco fu “CODA” che in linguaggio musicale vuol dire fine.
Innumerevoli i remastering e i docufilm successivi che narrano la storia di questi ragazzi, riproponendo i loro leggendari concerti. Svariate volte si è parlato di reunion del gruppo, ma poi, alla fine, non se n'è mai fatto nulla, o quasi.
Recente il successo strepitoso di Celebration Day, documento che testimonia il concerto del 2007 all'O2 Arena; il film è stato proiettato in contemporanea mondiale per la sola giornata del 17 ottobre 2012 in 1500 sale cinematografiche di quaranta paesi, facendo registrare ovunque il tutto esaurito e incassando per quell'unica proiezione 2 milioni di dollari, inducendo così la produzione a ripetere in via eccezionale la proiezione il 29 ottobre. In Italia è stato un ver trionfo, con ben 560 mila euro di incassi tra la prima e la seconda serata.
Successivamente Celebration Day è stato immesso in commercio anche come home video e audio nei formati Blu-Ray, DVD, CD e del vinile a 33 giri.

Insomma, anche se non è il vostro genere musicale, provate ad ascoltarli. Magari qualcuna di voi ne resterà conquistata, qualcun'altra invece non apprezzerà, ma almeno avete conosciuto, così, sommariamente, un pezzo importante della storia della musica e, se avete dei giorni no, in cui vi sentite tristi e giù di tono, quei giorni in cui avreste bisogno di una marcia in più, di una dose di energia e forza, ascoltare un pezzo dei Led Zeppelin vi farà sentire subito meglio. Garantito. Condizione fondamentale: ascoltarla a volume indecorosamente alto!


Provate con queste...


Led Zeppelin - Kashmir


Led Zeppelin - Whole Lotta Love

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